miércoles, abril 04, 2007


Riuscire a portare a termine un'impresa. Riuscirci nel migliore dei modi (c'è una dama veneziana che mi ha perfino concesso il "bacio accademico" - con conseguente scatto di gelosia di Alyssa, paziente come sempre, come sempre attenta affinchè tutto procedesse per il meglio e nel rispetto degli orari). E poi avere davanti il vuoto. Non sapere più se e dove si passerà il resto dei propri giorni (tra Madrid e Roma c'è il Mediterraneo di mezzo, certo, ma quanto sono vicine, a volte, e quanto mi mancano...). Realizzare un piccolo capolavoro (mi viene in mente, che ne so, Piccolo uomo, di Mia Martini, o Grazie, di Gianna Nannini, o La circolazione del sangue, di quel matto geniale di uno Sclavi, Tiziano). E poi non conoscere la strada (se e quando finirà... Ma finirà? Certo, certo: tutto finisce, e tutto ricomincia. Ancora non ho capito se Eraclito aveva ragione - o torto). Come quando, in classe, in funzione di supplente, sono riuscito a tenere desta l'attenzione dei miei alunni - casinari e primitivi, come è giusto che sia alla loro età - parlando loro dell'ambiguità del linguaggio di Shakespeare...
Prendete questo verso: "The dark backward and abyss of time". Perchè c'è "abyss", l'abisso, tra "backward" e "time"? Che significa in questo contesto "backward"? Dietro, indietro, la parte posteriore? La schiena? Che vuol dire: "La nera schiena e l'abisso del tempo"? A cosa voleva riferirsi il Bardo?
Prendete quest'altro: "Put out the light, and then put out the light". Siamo al V atto dell'Othello, il Moro di Venezia sta per soffocare con il cuscino la moglie Desdemona (Otello impazzisce di gelosia anche per colpa di Jago, una sorta di Demonio che gli fa credere che sua moglie sia una "whore" che se la fa con uno dei suoi sottotenenti): che vuol dire "Spegni la luce, e poi spegni la luce"? A che luce allude Shakespeare? Calcolate che la scena si svolge di notte: c'è chi ha pensato alla luce emanata dalle stelle, luminose in quella notte oscura e piena di oscuri presagi. C'è anche quest'altra ipotesi: più banale. Forse accanto al letto in cui Otello compirà di lì a poco l'uxoricidio c'è una candela, che emana la sua luce fioca. Oppure? La luce può indicare metonimicamente la luce emanata dagli occhi di Desdemona. Oppure? Forza, usateli sti cervelli, metteteli in azione, daglie!

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Letture pasquali Provo a leggere, in queste vacanze pasquali, tra una corsa in bicicletta in alta montagna e le mangiate assurde previste da...