Parallel Universes (or Quantum Worlds)
Stephen
Hawking, uno degli scienziati più intelligenti e illustri del Pianeta, a detta
degli esperti, sostiene che Dio non esiste e che sì si può dimostrare l’esistenza
di Universi Paralleli.
C’è
qualcuno (una ex fidanzata) che ancora mi vede andare in giro in bici per le
strade del centro di Firenze (quando, effettivamente, sfrecciavo davanti agli
Uffizi con la mia fedele mountain-bike per andare a lavorare in hotel); c’è
ancora chi mi vede passeggiare lungo Via del Corso, a Roma, tra Piazza del
Popolo e Piazza Venezia, alla ricerca di qualche libro difficile da trovare
nelle normali librerie del centro; e c’è la vicina di casa che ancora mi vede
giocare a pallone (un pallone di cuoio, duro, consumato, pieno zeppo di graffi)
nel campetto antistante la casa di mia nonna, in uno dei quartieri più rozzi e
caratteristici della cittadina sui monti abruzzesi in cui sono nato.
E
di sicuro ci sarà ancora chi mi vede ubriacarmi e dire stronzate a squarciagola
all’uscita dei locali più alla moda di Malasaña, una delle zone studentesche
più divertenti della “movida” madrilegna; e chi mi vede tutte le sere seduto
alle Spallette sul Lungarno pisano, a pochi passi da Piazza dei Cavalieri,
mentre disquisisco di letteratura con dottorandi provenienti da mezza Europa.
E forse c’è ancora chi mi vede studentello imberbe che parla di sesso con la sua migliore amica lungo la strada del ritorno a casa, una strada piena di sassi e di buche, di macchine che sollevano la polvere al loro passaggio e lastricata di dubbi e domande esistenziali: c’è vita in altri pianeti? C’è qualcun’altro, oltre a noi, nell’Universo? Quanti Universi esistono, o possono esistere, o possiamo arrivare ad immaginare? Il Bing Bang avrà una fine? E se sì, quando?
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