FILM GRIGI
Ecco l’impero dei sensi (1976) di Nagisa Oshima; Ultimo tango a Parigi (1972) di Bernardo Bertolucci; La Bestia (1975) di Walerian Borowczy; e per spostarci su tempi
più recenti: Lussuria: seduzione e
tradimento (2007) di Ang Lee, oppure, Nymphomaniac
(I e II) (2013), di Lars von Trier; quanti film migliori delle 50 sfumature di Grigio…per godere del
buon cinema, e riflettere, e divertirsi…ma quanti ce ne sono in circolazione
(lungo la storia del cinema) che supereranno di netto e in qualità quest’americana(ta)
operazione commerciale montata a partire da una trilogia romanzesca che ha
coinvolto centinaia e migliaia di lettori in tutto il mondo (e mi domando
anche: ma quanti libri migliori si sono lasciati scappare, questi migliaia di
lettori! E non è snobismo, non è che fomento o difendo la distinzione netta tra
letteratura “alta” e letteratura “bassa”, è che – semplicemente – certe opere
non vanno al di là dell’intrattenimento del lettore, non ce la fanno ad andare
oltre, e – per carità – non è che l’intrattenimento sia qualcosa di brutto, no,
ma è che con solo ed esclusivamente questo ingrediente non ci puoi costruire un’opera
letteraria che resista alle mode del momento, e così pure un’opera filmica, per
dire: Charlie Chaplin, o Stanlio e Ollio, o Buster Keaton, facevano ridere (e
tanto) ma poi non è che le loro opere cinematografiche sono finite nell’oblio, o
sono state sorpassate dalle mode del momento, oggi le ricordiamo proprio perché
– oltre a intrattenerci e farci ridere – raccontano anche “altro”, andando
sempre un po’ “oltre” il puro e schietto show...”oltre” il puro e schietto
raccontare una trama (e chi è andato a vedere il film “grigio” mi dice che in
quanto a trama latita anch’essa, per non parlare dell’interpretazione degli
attori, dei dialoghi, della rappresentazione psicologica dei personaggi – che il
sadomaso è qualcosa di serio, lo chiedano al Marchese de Sade o a
Sacher-Masoch, glielo chieda pure, la regista del film “grigio”...).
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