martes, noviembre 07, 2006

Non so come spiegarlo. Eppure devo (l'ho già raccontato a qualcuno, stamattina: a più d'un amico, che ha avuto la pazienza di ascoltarmi, a volte anche di consolarmi con una "interpretazione freudiana", ma sono scettico... rifuggo da Freud, pazienza...). Ero in una specie di camping. Apparentemente da solo. Fino a quando non intravedo in un bungalow o una delle molte roulottes una mia vecchia conoscenza. Sembra la mia ex. Forse è la mia ex. Si avvicina, salutandomi con gentilezza. Vengo colto da un'irresistibile voglia di assalirla (o di farci l'amore). Di fatto, è già notte, lei esce inventandosi una scusa all'ultimo minuto (il marito - ha la barba e i capelli arruffati, mi somiglia vagamente, visto così, da lontano, da dietro un albero - sembra abboccare). Ci ritroviamo avvinghiati in una specie di garage. Entra un tizio bruttissimo, ciccione e antipatico: "Ti ho vista, sai: so che sei sposata; se non scopi anche con me vado da tuo marito e gli dico tutto". Lei resta di sasso. E' nuda e prova almeno a coprirsi il seno con le mani. Ho la nausea. Il tipo odioso scoppia a ridere. Si immischia senza il nostro assenso, lei ha l'espressione preoccupata, come di chi è colta con le mani nel sacco. Basta che mi volti per vedere il corpo di lei fatto a pezzi, i pezzi (gambe, braccia, tronco, testa) adagiati in una pozza di sangue. A questo punto mi ritrovo a casa mia. La casa è circondata da fotografi, reporter, giornalisti, opinionisti. Mio fratello prova a prendere le mie difese: "Credono tu sia il serial-killer. Vogliono incastrarti". Non so che fare. "Non ti preoccupare, proverò a sviare le indagini". Vorrei correre, fuggire dai riflettori, allontanarmi dal ricordo di quella pozza di sangue. Mi sveglio di soprassalto. Non capisco. Che vuol dire?

4 comentarios:

  1. Magari vuol dire che hai paura che il tuo passato rovini il tuo futuro. Non so, in teoria dovresti saperlo tu...

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  2. Sì, potrebbe darsi: un passato che non passa. E che proietta un'ombra nera sul futuro... Mah! Mi vengono altre mille domande. So di non sapere (cosa mi capiterà)...

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  3. Non ho le competenze per interpretare il tuo sogno (anche se, lo ammetto, mi piacerebbe molto, capire la mente umana mi ha sempre affascinato). Non potendolo spiegare io ne approfitterei così: ne farei un racconto, o meglio ancora un libro. Che sia un giallo il primo libro del grande doctorando?!
    Besos

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  4. Cara Cupiditas, se non sei brava a interpretare i sogni hai doti telepatiche nell'interpretare le intenzioni!Ci sto lavorando: a scrivere un racconto che mi permetta di rielaborare il tutto...tempo (e lavoro) permettendo.Un beso desde Pisa,mitika "colega"!

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