lunes, septiembre 12, 2011

Avere 34 anni (e non sapere ancora bene cosa fare della propria vita)


L'8 Settembre non è solo il giorno della Natività della Vergine (Maria). E non è soltanto il giorno dell'armistizio seguito al "proclama Badoglio" (1943, era l'inzio della fine della Seconda Guerra Mondiale). E' anche il giorno del mio compleanno... il mio 34esimo compleanno, per essere precisi. "Allora, come ti senti?", chiede mia madre, in procinto di apparecchiare la tavola (non verranno molti invitati, solo i nonni). Come mi sento? Felice e confuso, mi verrebbe da risponderle citando il titolo di una famosa canzone di Carmen Consoli (Dio mio, che fine avrà fatto Carmen Consoli? Dove sarà in questo preciso istante? Abita a Catania o a Palermo? Sarà in tournè? Che strani pensieri mi vengono in mente oggi).

In realtà, mamma sta preparando la festa per mio fratello che, dopo tanto, è riuscito a superare anche la parte orale dell'esame da avvocato. Oggi è un giorno felice per entrambi. Gli ho regalato una bottiglia di champagne: abbiamo stappato non appena la commissione ha emesso il verdetto, e ci siamo sbronzati come due scemi davanti al Tribunale minorile dove si svolgevano i colloqui... Mia madre era felice. Mia sorella era felice. Mio padre (che pure non c'era) era felice. Io ero felice? Sì, in parte, insomma... ero felice per mio fratello, felicissimo per lui, ma per me, insomma, stavo compiendo i 34 anni e un po' di dubbi mi sono venuti... sto invecchiando, è stato il primo pensiero, invecchio, Cristo...

Poi accendo internet. Una mia carissima amica mi ha mandato il suo particolarissimo regalo... una sua foto, scattata in riva al mare, al tramonto, con i capelli al vento e un sorriso che spiazza... (sì, è una delle 2 o 3 lettrici di questo blog, è una di loro). Le rispondo immediatamente: "Quanta abbondanza! Che Iddio ti benedica!".

E poi vado a vedere la lista enorme (e per me inusuale) di persone che mi hanno fatto gli auguri via Facebook (sì, avete capito bene: Facebook, alla fine ho ceduto anch'io, per colpa di un gruppo di colleghi spagnoli che mi prendevano in giro e che volevano mandarmi a tutti i costi le foto delle nostre numerose cene insieme a Madrid... ho ceduto, cazzo, e mi rendo conto di quale schiavitù possa diventare avere un profilo su Facebook, comunque, questo è tema di un altro post, concentriamoci sul compleanno)...

Incredibile, mi fanno gli auguri anche persone che non ricordavo neppure più di avere conosciuto (a Roma, a Napoli, a Torino o a Salerno, a Madrid, Barcelona, o a Santiago de Compostela). Mi fa piacere. Ma è facile fare gli auguri quando sulla destra dello schermo un messaggino t'avvisa: "Oggi è il compleanno di Chiara - o Francesca o Sara o Marta o Jorge o Pablo - falle gli auguri!", caspita, è troppo facile così, eh!

Rifletto sull'efficacia comunicativa dei social network come Facebook, poi torno a chiacchierare con mio fratello. Gli rigiro la domanda di nostra madre: "Allora, come ti senti?". Lui mi guarda, mi abbraccia e mi risponde, emozionato: "Sollevato".

Allora, io come mi sento? Che effetto fa avere 34 anni? Strano. Mi avvicino a grandi passi alla pensione. Alla vecchiaia piena di acciacchi.  Alla morte in persona. Alla tomba. Al nulla (pulvis et umbra). No, mi dico, basta pessimismo, vivi la vita, cazzo!

E allora mi ricordo che, se pure quello scrittore famoso cui ho scritto una lettera non mi ha ancora risposto, ho ricevuto email molto lunghe e molto carine da parte di quella ricercatrice che tanto mi stava a cuore (una tizia alquanto misteriosa che ho conosciuto in Biblioteca Nacional). Mi manda gli auguri anche lei, a modo suo, con un simpatico video da YouTube: un gruppo di marmocchi canta "Feliz cumple" danzando al ritmo di una tipica musichetta anni 80... Troppo simpatica! 

La verità è che ancora non so cosa fare della mia vita. Eccola, è questa la triste verità... E a volte ho come la sensazione che la mia vita sappia perfettamente cosa fare di me (l'ha già fatto, e continua a farlo). Cioè: è lei che dispone di me. Io m'adatto. E certe volte andiamo d'accordo. Ed è bellissimo quando tra uno e la propria vita s'instaura una bell'amicizia e un'onesta alleanza. E' come stare in pace col mondo... O almeno così mi sembra (mi è sembrato) fino a oggi... 8 Settembre...del 2011...

2 comentarios:

  1. ci hai raggione, che palle....

    ResponderEliminar
  2. E in cotali casi... non è affatto bello avere ragione, Giuda ballerino!

    ResponderEliminar

Letture pasquali Provo a leggere, in queste vacanze pasquali, tra una corsa in bicicletta in alta montagna e le mangiate assurde previste da...