"Così è la
vita"
"Così
è la vita", si dice, a volte, quando invece quello che uno vorrebbe dire
(o sottintendere) è che proprio "così non dovrebbe essere la vita"
(ma la vita lo è, così, "è proprio così", prendere o lasciare, c'è
poco da fare).
E
io questa frase fatta oggi l'ho pensata (o sottintesa o evocata interiormente,
fra me e me, in silenzio) almeno un paio di volte, oggi, mentre riandavo con la
mente alla serie straordinaria di cose che (mi) sono capitate e di cui io sono
venuto a conoscenza (senza volerlo, senza andarmele a cercare, le notizie su
queste cose "sconvolgenti", senza farlo apposta, semplicemente perché
mi sono trovato nel ruolo del testimone al momento "giusto" nel posto
"giusto" – ma si potrebbe sostituire "sbagliato" al posto
di "giusto" e la frase non cambierebbe poi così tanto di significato,
essendo la "giustezza" o la "sbagliataggine" dei momenti e
dei posti elementi del tutto arbitrari e relativi).
E
dunque, dicevo, ho pensato "così è la vita" in queste circostanze:
a)
un'amica e collega di lavoro che – a pausa pranzo e all'improvviso – scoppia a
piangere e ti confessa che suo marito l'ha lasciata, dopo appena 4 mesi di
matrimonio (e dopo 10 di findanzamento ufficiale);
b)
un'amica intima che – dopo vari tentennamenti e ripensamenti – si decide a dire
tutta la verità, in macchina, dopo aver preso un caffè insieme: lei è incinta
(da almeno 3 settimane) e suo marito ha perso il lavoro (così, di colpo, due
notizie bomba una dietro l'altra, senza avere nemmeno il tempo di reagire come
si deve, o di pensare bene a ciò che hai appena ascoltato: gravidanza + perdita
del lavoro);
c)
un alunno che si avvicina con passo felino e ti
sorride sornione per chiederti di correggere "con cariño"
(traducibile in italiano con l'espressione "con amorevolezza") il suo
esame scritto ("per favore, prof, è la seconda volta che mi presento, non
ci sono più appelli disponibili fino a Settembre, suvvia, prof, sia buono");
d) un'amica non poi
così tanto intima che mi confessa sul bus del ritorno (a casa) che si sente
sola, qui, in questa città che è nuova, per lei, così come lo deve essere per
me (ma ancora non sa che sono felicemente fidanzato e che non vivo o non
percepisco la mia vita in questa città nuova così come la percepisce o la vive
lei, e cioè, con un leggero stato di angoscia sopita o di solitudine incipiente
a tratti insopportabile);
e) la segretaria del dipartimento che mi
porge gentilmente il contratto sulla scrivania e mi suggerisce con voce
flautata di porgere la mia firma in calce (la stessa segretaria arrossirà nel
momento stesso in cui mi accorgerò che quel contratto è sbagliato e va rifatto
perché lì risulto "laureato", quando invece sono "dottore di ricerca"
– e ci ho sudato mesi per farmi riconoscere il titolo di "dottore di
ricerca", prima di avere l'ok da parte di quelli dei piani alti –; la
segretaria mi chiede di farle vedere bene, poi arrossisce, poi chiede scusa e,
infine, scompare dal mio ufficio con la coda tra le gambe e lasciando dietro di
sé una scia di fotocopie di contratti di altri colleghi);
f) un ragazzo che fa la pipì nel
parcheggio dei prof., dietro un furgoncino di venditori ambulanti; uno dei
venditori, evidentemente, lo sente, dall'interno, e inizia a sbraitargli contro
(il ragazzo, spaventato, se la da a gambe levate);
g) una coppia di studenti che si bacia
davanti a un prete che li guarda scandalizzato e anche alquanto schifato;
h) una studentessa che arrossisce quando
mi vede avvicinarmi al suo banco (è quella che mi dedicava sulla lavagna
strambe frasi d'amore tratte da alcune canzoni sdolcinate di Eros Ramazzotti e
Laura Pausini – due veri miti, qui in Spagna, ahinoi) e io ne approfitto e mi
avvicino ancora di più al suo banco e le chiedo: "Sicura che qui ci vuole
questa risposta?", e la ragazza arrossisce ancora di più, e io le dico:
"Stavo scherzando; vai avanti".
Ecco, quando in un giorno solo, quando
nell'arco di sole 24 ore, (ti) succedono tutte queste cose "straordinarie"
(nel senso che esulano dal corso "ordinario" delle azioni o dei
rituali di tutti i giorni), a uno viene spontaneo dire (o sottintendere):
"Così è la vita", quando sappiamo benissimo che, in realtà, volevamo
dire: "Così non dovrebbe essere la vita".
So nice of you to listen to us, women! That's how life goes! :) Hugs from Italy
ResponderEliminarHugs & kisses to you, my dear friend! I miss you so much! Ci dobbiamo rivedere! Daglie!
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