CHIACCHIERATE DA BAR (QUANDO LE LEZIONI SI FANNO FUORI DALL'UNIVERSITÀ)
Fra poche ore dovrò
scendere in pista, o salire sullo scenario, per parlare di letteratura davanti
a un pubblico che ancora non conosco, all’interno di un bar del centro in cui
non sono mai entrato e con l’appoggio morale della mia compagna d’avventure che,
proprio oggi, guarda il caso, compie gli anni...
Ci sono tutti gli
ingredienti per: a) fare una figuraccia inenarrabile; b) fare una bella figura
e lasciare il segno; c) fare un’intervento accademico serio e forse anche un
po’ serioso che, molto probabilmente, farà addormentare la metà (più uno) degli
spettatori.
E allora ho deciso
che prima di prendere il microfono, prima di spiccicare anche solo una parola,
mi berrò una birra, fresca, a volo, a stomaco vuoto, con l’intento esplicito
(volontario) di ubriacarmi un po’ (di arrivare a stare “alticcio”), al fine di
dare libero sfogo all’improvvisazione e che la “lezione” informale venga come
deve venire, senza freni inibitori, senza troppe citazioni colte, senza troppi
ragionamenti astrusi (anche se dovrò parlare di “triangoli amorosi”, di
dialoghi intertestuali tra le opere di un contemporaneo e quelle di Miguel de
Cervantes, di paratesti e di ipotesti, di ipertesti e dei rapporti sempre
ambigui, sempre problematici, sempre affascinanti tra la finzione e la realtà –
ovviamente, come sempre, la realtà supererà la finzione...).
Ho anche pensato di
proiettare un video per spiegare che ci sono “amori” che, davvero, non
finiscono “mai”, storie eterne di fantasmi del passato che, quando tornano a
visitarci nel nostro presente, ci lasciano esterrefatti, a bocca aperta e sul
bordo delle lacrime.
Ecco, sì, ho
deciso: questo farò. E vediamo come va a finire...
Si vede solo l'immagine di Erwitt, il testo non compare...
ResponderEliminarCaro Anonimo, grazie per avermelo fatto notare! Dal pc io lo vedevo bene, dal cellulare, effettivamente, appare un vuoto! E ora non so perché non mi lascia pubblicare coi colori di sempre. Spero d'aver rimediato! Grazie ancora!
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