lunes, marzo 23, 2020

Evento annullato

Nel bel mezzo della catastrofe, una collega di Roma m'invia un'email: in quanto membro della Società Dante Alighieri, sono invitato a partecipare come giurato (insieme agli altri soci regolarmente iscritti) del "Premio Strega". Non mi sembra vero: ogni scusa è buona pur di distrarsi, di perdere di vista (anche solo per mezz'ora, per pochi minuti) il disastro internazionale del coronavirus... 

Dobbiamo scegliere tre nominativi e spiegare anche perché  li abbiamo scelti. Nell'elenco, riconosco subito Sandro Veronesi (di cui ho scritto anche in questo diario virtuale e anche a proposito del suo ultimo romanzo, Il colibrì) e Gianfranco Carofiglio (di cui non ho mai letto nulla, sebbene mio fratello, avvocato, me lo abbia consigliato) e Silvia Ballestra, la mitica autrice de La guerra degli Antò (da cui è stato tratto uno dei film a me più cari, anche perché legato emotivamente all'epoca degli studi universitari). E poi c'è anche Valeria Parrella, di cui ho letto soltanto Lo spazio bianco, se non ricordo male, e altri scrittori di cui non ho mai sentito il nome...

E fa un certo effetto navigare sul sito della Einaudi e vedere quanti eventi letterari, quante presentazioni di libri, quante giornate sono state soppresse e cancellate per colpa del coronavirus... "Evento annullato", recita la didascalia, sotto il titolo dell'evento, della presentazione, della giornata...

Penso anche all'intervista e alla presentazione del libro di uno scrittore spagnolo che avrei dovuto svolgere la settimana scorsa; alle letture con le mie "donnine" (tutte anziane, tutte sopra i 75 anni e, perciò, assolutamente costrette a restare a casa); alle semplici chiacchierate con le amiche che condividono la stessa passione per i libri; ai congressi spostati a data da desintarsi (uno in Svezia, dove non sono mai andato e dove avremmo dovuto andare insieme io e la mia compagna di viaggi il prossimo giugno...ma chissà, appunto, chissà se si farà davvero).

Questa pandemia ha messo in evidenza quanto relativi siano i nostri impegni, il nostro lavoro, le nostre passioni, dinanzi ai morti che vengono portati via sui camion dell'Esercito; dinanzi ai malati che riempiono le corsie di ospedali pieni fino all'inverosimile; dinanzi ai medici e agli infermieri che fanno turni massacranti e, a volte, stringono forte la mano di chi esala l'ultimo respiro, perché non ce la fa più a respirare, e muore solo, senza nemmeno l'ultimo, estremo saluto di un familiare...

Sono giorni d'incubo a occhi aperti, questi, giorni in cui leggere "Evento annullato" fa quasi tenerezza, quando in giro, nel mondo, ci sono migliaia di altri eventi "annullati" e quando in giro, nel mondo, ci sono tante, troppe vite che sono annullate per colpa di un microrganismo che ci sta insegnando l'umiltà, lo spirito di squadra, il bisogno, appunto, di riorganizzare le nostre priorità vitali.

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Letture pasquali Provo a leggere, in queste vacanze pasquali, tra una corsa in bicicletta in alta montagna e le mangiate assurde previste da...