Il libro
Oggi, 10 dicembre del 2024, inizio il libro. "Quel" libro. Quello di cui parlavo anche l'altro giorno nel post intitolato "Articoli". Sì, proprio quel libro il cui indice redassi un anno fa, a febbraio... È passato quasi un anno. Ci ho messo quasi un anno intero prima di scrivere le prime righe dell'introduzione. È un libro strano, forse perfino strambo, perché fatto di capitoli seri e seriosi, scritti in terza persona del singolare, nel rispetto delle norme degli articoli scientifici, e di capitoli più intimi e ribelli, scritti in prima persona, in cui viene fuori la voce più autobiografica, quella che non ricorda bene le date, quella che mescola i ricordi "reali" con quelli "inventati" o "manipolati" dall'immaginazione...
È un libro che è anche un omaggio a uno scrittore che adoro, LG (non voglio fare il nome per scaramanzia; se riesco a pubblicare il libro, scioglierò l'engima per quelle tre o quattro lettrici che potrebbero ancora sentire la voglia di leggermi - ma ci saranno davvero queste presunte lettrici? Non si saranno ormai disperse? Non saranno ormai scomparse per sempre? Chi li legge più i "blog", soprattutto se di natura letteraria? O di tematica letteraria? Chi?).
L'emozione non mi impedisce di scrivere con fluidità e certa razionalità. L'intimo si mescola all'accademico; la vita vera a quella vissuta solo attraverso i libri; chissà come sarà la conclusione. Chissà se e quando riuscirò ad arrivare all'ultima parola. Alla fine del viaggio. Alla fine di tutto.
Intanto, per ora, mi godo l'avventura di salpare. La scrittura come navigazione: metafore antiche, che vengono da Omero. Speriamo di salvarci. Intanto, ripeto, godiamoci il viaggio.
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