Portbou e Walter Benjamin
È il 30 Luglio del 2025. Siamo arrivati a Portbou. La città in cui Walter Benjamin, l'inventore dei "passages", si tolse la vita, nella sua fuga dai nazisti e nel suo disperato e ultimo tentativo di passare la frontiera tra Francia e Spagna (l'idea era quella di imbarcarsi per gli Stati Uniti d'America).
Il monumento che commemora la sua morte è in cima a una collina con una vista spettacolare sul mare. Accanto al cimitero del paese (circa mille abitanti, che d'estate si triplicano). L'atmosfera è surreale: là in fondo, sulla sinistra, turisti e gente del luogo che si fa il bagno; qui sopra, accanti alle tombe dei morti del passato, un monumento che ricorda l'opera e il pensiero di un "flaneur" che ha finito la sua corsa (le sue mille passeggiate) in un paesino spagnolo a ridosso della Francia... L'allegria degli uni, la tristezza degli altri, ovvero, di coloro che sanno il perché della presenza di questa porta oscura verso l'abisso del mare (quando si scende si ha la sensazione di cadere in acqua, di rotolare in fondo all'acqua, di non riuscire a frenarsi...).
Milioni di turisti prendono il sole, sorridono, si baciano, mangiano il gelato, ignari della parabola esistenziale di uno fra i milioni di vittime ebree della furia (o della follia) di Hitler e degli esiliati spagnoli che fuggono dalla guerra civile per provare a rifarsi una vita in Francia.
Portbou ricorda anche quelle vittime, il passato torna presente, i fantasmi dei morti tornano a farsi presenze reali in questa collina in cui Walter Benjamin dovette pensare al suo destino, oltre che a quello dell'Europa distrutta (o in via di distruzione) per colpa della Seconda Guerra Mondiale. Era il 27 settembre del 1940 quando Benjamin inala una dose esagerata di morfina. Muore in una stanza dell'Hotel Francia. Dopo aver attraversato la Storia, aver scritto libri che hanno illuminato il pensiero del XX secolo e aver disceso quel tunnel verso l'abisso che l'artista Dani Karavan (anch'egli ebreo) ha realizzato nel 1994. 
 Sono passati 85 anni dalla morte di Walter Benjamin. E 31 dalla realizzazione del monumento di Portbou. Sembra di essere tornati indietro nel tempo. La Storia: un incubo da cui sembra difficile (o impossibile) svegliarsi...
 
 

 
