Saint-Paul-Trois-Châteaux
(o di un viaggio al passato per evitare il traffico del presente)
L'idea era quella di fermarsi ad Orange per vedere uno degli anfiteatri romani più antichi e meglio conservati del mondo. Il traffico stressante ci ha spinti a prenotare al volo un hotel (di lusso, incredibile) a Saint-Paul-Trois-Châteaux, un paesino medievale di 7 mila anime che toglie il fiato per la sua bellezza discreta, il silenzio, le strade quasi deserte. Questa è la Cattedrale di Notre Dame, risalente alla metà del XII sec. e davvero imponente per chi si avventura per le stradine labirintiche del centro storico:
Questo, invece, è un tipico scorcio delle stradine del centro:
È la Francia, certo, ma potremmo essere anche in Italia, in Abruzzo, in uno dei tantissimi paesini sperduti sulle montagne nostrane.
Questo, invece, è uno scorcio della piazza antistante l'hotel in cui alloggiamo prima di riprendere il volo verso Grenobles, le Alpi e l'estremo Nord:
La fontanella zampilla anche ora, il suono dell'acqua calma molto in una giornata in cui abbiamo raggiunto i 32 gradi centigradi. Quel negozio di vini non fa solo vendita di prodotti tipici, ma serve anche un'ottima focaccia (preparata con cura de un italiano che viene da Milano) e dei taglieri spettacolari con formaggi e salumi della zona che fanno venire l'acquolina in bocca solo a guardarli. Il vino rosso è anch'esso ottimo e il proprietario un tipo simpatico che si da da fare e che si mostra sempre gentile e sorridente.
Ecco: uno mette a confronto il caos di macchine in fila da Algeres-sur-mer e questo Paradiso che sembra perduto nel tempo e non può non concludere che sarebbe molto meglio perdersi e restare per sempre a Saint-Paul-Trois-Châteaux che perdersi e continuare a viaggiare lungo la A7 e la A9, collassate dai tir e dalle auto dei francesi che sembra che si siano messi tutti d'accordo per partire in vacanza proprio oggi...1 di agosto del 2025.
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