domingo, abril 22, 2007


La somiglianza con Frank Zappa: non ci avevo mai pensato. Ma secondo altri assomiglio molto anche all'attore protagonista del simpatico Jalla Jalla!, che in arabo e se non erro dovrebbe significare: Forza, forza! O corri, corri!


Certe volte passiamo l'intera giornata a cercare di scoprire un motivo uno valido per poter andare avanti. Spesso, capita che quel motivo l'abbiamo già trovato e perdiamo tempo dalla mattina alla sera, girando in tondo, intorno alla verità. Poi, basta un sorriso, una passeggiata in centro, una foto scattata in riva all'Arno, quel bacio dato davanti al gelataio, dopo il gelato allo yogurt ai frutti di bosco e fiordilatte, oppure quell'abbraccio forte in Piazza dei Cavalieri, per tornare bambini e fare domande stupide. Con un motivo per andare avanti affianco...


La ruota della Fortuna: gli inglesi, contemporanei e più anziani di Shakespeare, la chiamano "the Wheel of Fortune". I medievali credevano fosse la divinità che apporta la buona o la cattiva sorte; che, nel corso del tempo, distrugge le vite dei re, obbligandoli alla schiavitù, o porta un mendicante ad indossare la corona del sovrano. Su questa ruota ci siamo sopra tutti. Essa gira. Noi con lei. Ignari. E bastano quelle piccole cose che fanno la differenza per fare la differenza. Il giorno in cui la ruota smette di girare non avremo più di preoccuparci. Niente più sorprese. Niente Arno, nè Piazza dei Cavalieri. Forse la pace. Dei sensi e della mente.


Non avrei mai detto di assomigliare tanto a Zappa...

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