sábado, abril 09, 2011

Francesco Orlando docet

“Nutro la singolare convinzione che due rettangoli, due sempre più ubiquitari rettangoli orizzontali, quello della televisione e quello del computer, facciano alla letteratura una sorta di concorrenza sleale: a modo loro canalizzano e socializzano anch'essi, sia pure più banalmente o più meccanicamente, l'immaginario. Ma non mi spingo affatto al timore apocalittico che, di ciò che chiamiamo letteratura, sia prossima la morte – anche perché, essendone stato 'professore', non dimentico a quali e quanti scossoni storici di non minore violenza la letteratura si è adattata e ha resistito sull'arco di tre millenni. Dunque bisognerà continuare a studiarla. Dunque il mestiere di studiarla continuerà ad adempiere una funzione sociale” (p. 16 della Premessa alla raccolta di saggi “Testo e commento”, a cura di Federica Accorsi e Chiara Tognarelli, Pisa, Felici, 2011 ).

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