sábado, septiembre 08, 2012

Accumulare anni...


8 Settembre e, per la prima volta, festeggio il mio "cumple" a Madrid... Città fantastica (come ho più volte esternato in questo blog, e come sanno bene le mie 3 o 4 lettrici fisse), in cui riesco a lavorare, a leggere, a studiare, a correre, a fare l'amore (o non sarà solo sesso?), a divertirmi, a ballare, ad andare al cinema, al teatro, ai musei e, infine, a "perdere tempo", come in nessun'altra città (al mondo) di mia conoscenza...

35 anni... e uno si domanda: "Sono cresciuto?". E si risponde (come ieri sera, in compagnia di Tere, dopo una simpatica, deliziosa e "opportuna" canna d'erba): "No, mi sento ancora 17 anni, massimo 18, e tu?". Tere mi sorride d'un sorriso tenero e dice: "No, 17 o 18 io no, ma 20 sì, sai, subito dopo la fase dell'adolescenza, quando cominci ad avere più chiaro in testa quello che vuoi dalla vita - l'adolescenza è un caos perché vuoi tutto e niente, non hai ancora un progetto preciso fisso in mente, ne hai mille, per questo ci si perde, nell'adolescenza - e cominci a capire anche meglio di che pasta sei fatto, chi sei, quali sono i tuoi gusti, quali i tuoi tics".

Ore 17:29 del pomeriggio: 30 gradi all'ombra e, mentre tento di riprendermi dalla sbornia di ieri sera, ascolto la stupenda colonna sonora del film Little Miss Sunshine. Ci sono 2 canzoni che mi fanno venire la pelle d'oca, se le associo alla mia ex (o alle mie ex, in generale), e sono: Chicago e Till the end of the world. Non conosco gli autori, non so chi le canta, ma sono due pezzi d'una tristezza e d'una malinconia e d'un romanticismo assoluti... da brividi...

35 anni, ci si avvicina alla soglia (quante soglie ci sono in questa nostra piccola-povera-vita?) dei 40 e uno si sente ancora un "eterno adolescente" e non sa, non capisce, se è un bene o un male, se è normale... 

Tere mi passa un bicchierino di limoncello. E' quello fatto in casa, glielo manda la mamma dall'Italia. Lo assaggio e, in effetti, sa di limoncello, non è roba chimica, non è un prodotto da supermercato (qui a Madrid, tra l'altro, non sarebbe affatto facile trovarlo, al supermercato - idem per il basilico, la mozzarella e altri cibi italiani doc). "Allora, domani sera cosa fai? Dove si va a festeggiare?".

Sono le 17:35 e ancora non so dove diavolo andare a festeggiare (a Madrid c'è una varietà impressionante di posti in cui darsi appuntamento con gli amici e bere e mangiare e chiacchierare e ridere a crepapelle). Ancora non lo so. E intanto, provo a riprendermi dalla sbronza... Ascoltando canzoni che fanno venire da piangere. 

35 anni... e tutta una (mezza) vita ancora (davanti) con cui fare i conti (sempre stato scarsissimo in matematica)... Accumulare gli anni per fare (sempre) più esperienza della validità del motto socratico: "So di non sapere"...

2 comentarios:

  1. É questo lo sguardo che mi piace sulla vita, senza attese né pretese...un po' sempre stupito, un po' ironico. Bello anche il post precedente. I miss your bonjours.

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  2. And I miss your smiles, smiles, smiles, my dear Carlà! Quelle vulgarité! (ma tu m'intendi...). Besos y hasta pronto

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