Amore
e (come sempre) altre catastrofi (naturali e non)
- Quando si viene invitati a un matrimonio e si accetta di parteciparvi in quanto amici dello sposo e si da il caso che ci si presenti all'evento da single, si avverte sempre la strana sensazione di essere degli “esclusi”, degli “estranei”, dei “poveretti”: il tuo amico e coetaneo convola a felici nozze, e si appresta a mettere al mondo 3 o 4 bambini (entra, di diritto, nel mondo degli adulti), mentre tu continui a sollazzarti con la prima che passa e fai vita da studente pur essendo un adulto, un professore, per giunta, uno che ha smesso da svariati anni di studiare e che, ora, si ritrova (spesso) dall'altra parte della cattedra, dalla parte di chi ha in mano il microfono e parla alla platea variegata dei variegati studenti (più o meno annoiati, più o meno attenti).
E
tutto, ma veramente tutto, ci si può aspettare, nel corso di un
pranzo di matrimonio (uno di quei pranzi megagalattici che cominciano
alle 14 e finiscono alle 8 della sera), tranne che di ricevere la
telefonata della propria ex, pochi minuti dopo aver parlato della ex
con la tua amica del liceo con cui sei rimasto in contatto e in buoni
rapporti, nonostante i molti anni trascorsi (la tua amica è
fidanzata, pure lei, ma ha avuto il buon gusto di presentarsi da
sola, così non fai la figura dello sfigato single tra coppie
d'innamorati già convolati – o sul punto di convolare – a nozze;
anzi, c'è perfino il padre dello sposo che vi chiede se, dopo tanti
anni, vi siete fidanzati, visto che al liceo eravate sempre insieme,
sempre a ridere e a parlare, e voi dovete spiegargli che no, che non
siete fidanzati, che lei ha il ragazzo che è rimasto a Roma, oggi, e
che tu non hai ancora la fidanzata, non una fissa e costante, almeno,
non ancora...). E insomma, è davvero strano e incredibile che, pochi
secondi dopo aver parlato della tua ex con la tua amica più cara ai
tempi del liceo, ti chiami la tua ex per dirti che (reggiti forte):
si sposa, sì, hai capito benissimo, si sposa, con il ragazzo con cui
convive da 6 mesi, perché lui, a differenza tua, ha chiesto la sua
mano, le ha chiesto di sposarsi dopo appena 6 mesi di convivenza...
molto più sicuro dei suoi sentimenti, lui, per niente dubbioso, lui,
assolutamente convinto dell'amore che prova per lei, lui, non come
te, che hai rinunciato alla tua ex per sempre, che l'hai rifiutata,
che hai avuto il coraggio di lasciare e abbandonare a se stessa, lui
la sposa e lei te lo dice perché – sostiene – ti rispetta e ti
considera come una delle persone più importanti della sua vita, e tu
non sai cosa dire, e lei si mette a piangere, perché per lei tu sei
davvero una delle persone più importanti della sua vita, non ci sono
santi né cristi, tu sei importante per lei, talmente importante che
lei arrivò perfino a chiederti di sposarla e tu rispondesti picche,
dicesti che non ti sentivi sicuro e ora non sai come prenderla, ti
manca il terreno sotto i piedi, ti tremano le gambe, la tua amica dei
tempi del liceo ti chiede se stai bene, ti siedi e continui ad
ascoltare il lento e pacato pianto di lei, e ti chiedi che senso ha
tutto ciò: lei si sposa, te lo dice perché ti rispetta, tu
rispondi, in qualche modo e con la solita frase fatta: “Auguri e
figli maschi” e lei piange, e piange, e piange, perché non vuole
perderti e perché – lo ripete due volte – tu sei comunque una
delle persone più importanti della sua vita, e tu pensi: “Ma anche
tu sei una delle persone più importanti della mia vita” e poi
pensi: “Eppure, ho avuto il coraggio di lasciarti e di non sposarti
e ora c'è un altro, al posto mio, che ha colto subito l'occasione al
balzo per chiederti di sposarlo e io non so cosa pensare né cosa
sentire, non so cosa dire né cosa provare, una sensazione
sgradevole, come se il mondo si ribaltasse e non esistesse più il
sopra e il sotto, la destra e la sinistra, l'alto e il basso”...
- Quando la tua ex ti dice che si sposa non c'è modo di poter tornare indietro, non serve pensare al “cosa sarebbe potuto succedere e non è successo” né al “cosa potrebbe ancora succedere e potrei far succedere, se solo mi decidessi...”. Quando la tua ex ti dice che sposerà un altro, tu diventi un altro e ti butti il passato (la vita passata) alle spalle e provi a dare un senso al trascorrere delle ore e dei minuti (e dei secondi, nei momenti di maggiore sconforto e depressione). Quando la tua ex diventa definitivamente la tua ex, diventi un altro e ti guardi allo specchio e ti vedi brutto, invecchiato e incattivito dall'esperienza. E pensi che non ti sposerai mai, credi che non avrai mai più l'occasione di sposare la donna della tua vita, semplicemente perché pensi che la donna della tua vita è andata in sposa ad un altro e tu stesso sei ora un altro e chissà chi ti si piglia, chi potrà mai sentire l'impulso di chiederti di convolare a nozze...
E
invece... E invece succede che la vita cambia e fa mille giri per poi
tornare al punto di partenza: illusioni, sogni ad occhi aperti,
delusioni, amarezze, si torna sempre al punto di partenza, si
ripercorrono le stesse strade, anche se con persone diverse. E ti
ritrovi a cenare con una collega che hai intravisto mesi fa in un
convegno e che hai notato per i suoi capelli biondi. E ti ritrovi a
parlare della tua ex e lei coglie la palla al balzo per parlarti del
suo ex e così, senza quasi volerlo, vi confessate le vostre
rispettive vite sentimentali... Una specie di confessione reciproca
dei vostri peccati del passato. E si instaura un piacevole clima di
confidenze sussurrate o dette ad alta voce, affinché l'altro capisca
e carpisca il messaggio: “Di te mi fido, ho fiducia in te, mi fido
tanto da confidarti cos'ho combinato in passato con la mia ex, come
se ci conoscessimo da una vita, come se fossimo due amici di vecchia
data”. Ed è davvero una bellissima sorpresa scoprire che c'è
intesa, tra di voi, che tu gli piaci e lei ti piace, anche se non sai
ancora se sarà mai la donna della tua vita, e però pensi: “Ma
com'è intelligente, questa collega, e com'è carina, come veste
elegante, e come si trucca bene, che bel modo di camminare e che
piacevole modo di parlare, che bel sorriso e che bella labbra e
chissà come bacerà...”. E quando poi le vostre labbra si sfiorano
e poi, pochi sencondi dopo, si toccano e poi le vostre lingue
s'intrecciano, pensi: “Ma come bacia bene, questa mia amica e
collega, ma che bella sorpresa”, e la vita prende un'altra piega,
lei ti propone di guidare, tu le dici che guiderai, ma per andare a
casa sua a fare l'amore, perché sei timido, sì, ma l'amore ti dà
coraggio e così glielo dici a chiare lettere: “Io guido la tua
macchina, ma tu non mi riaccompagni a casa, adesso andiamo a casa tua
a fare l'amore” e lei incredibilmente ti dice che sì, che va bene,
ma che non farete l'amore, la prima volta, perché lei non è di
quelle che si concedono subito, al volo, al primo appuntamento, che
farete tutto, ma non l'amore, che potrai perfino dormire da lei, ma
non l'amore, e tu allora ne approfitti per mettere i puntini sulle
“i” e per dirle che sì, che ok, che non farete l'amore, ma che
la bacerai dalla testa ai piedi, che la riempirai letteralmente di
baci, e che la bacerai nei punti più svariati del suo corpo,
obbligandola a stare con gli occhi chiusi e lasciandola nella più
totale incertezza circa il prossimo punto del corpo di lei che
bacerai, può essere il piede, o il gomito, la pancia o l'interno
coscia, i capelli o un sopracciglio, non le farai mai capire in quale
punto del corpo di lei arriveranno i tuoi molteplici baci, e lei ci
starà, dirà di sì, accetterà le regole del gioco e si divertirà
come una matta e il ricordo della tua ex diventerà un ricordo meno
pungente e meno doloroso, quando, la mattina dopo, quando la tua
collega si sveglierà prima di te per andarsi a fare la doccia e
tornerà in camera da letto con una tazzina di caffè tutta per te tu
ti sentirai stranamente bene e coccolato e amato e l'afferrerai per
la vita e la riempirai di baci e le dirai che lei è riuscita a farti
sentire coccolato dopo mesi e mesi di assenza di coccole e lei ti
guarderà negli occhi e ti sorriderà con un sorriso che ti spiazzerà
e ti chiederai se mai esistano nel mondo le donne ideali e se questa
donna che hai davanti potrà mai diventare la tua donna ideale e se
accetterà mai di diventare tua moglie, in futuro, la madre dei 3 o 4
figli che pensi di fare e dare alla luce... ti domanderai se è lei e
se è giunto il momento di voltare pagina, di lasciarsi il passato
alle spalle e di guardare al futuro con più allegria e ottimismo...
Questo post mi ha lasciato a bocca aperta, col fiato sospeso... (tutto ciò in senso positivo ovviamente...)
ResponderEliminarI like the way you write your "true colors". You've been brave. Keep going, keep smiling!
ResponderEliminarSilvia, grazie! Laurà, I'll try: smile smile smile (do you remember?). Thanks a lot...
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