domingo, noviembre 25, 2012


Da un po' di tempo


E' da un po' di tempo che non aggiorno questo blog (quasi 18300 pagine visitate, inizio ad avere un po' paura e non riesco proprio ad immaginare chi siano i miei "potenziali" lettori... continuo a constatare che i "post" preferiti e più letti sono quelli dedicati al "cinema" - e io che pensavo di poter puntare tutto sulla "letteratura", vabbè... e vabbè pure che con la "letteratura", o meglio, con le cosiddette "humanae litterae" - o anche "studia humanitatis"  - ci campo, almeno fino ad oggi...).

Dicevo: è da un bel po' di tempo che non aggiorno il mio "diario di bordo" (di un "bordeline") e ce ne sarebbero di cose da annotare, appuntare, o su cui discettare, riflettere, pensare...

Un pensiero fisso, da un mesetto circa a questa parte, concerne però le donne... Quelle che ho conosciuto, quelle che frequento ogni giorno, oltre che quelle che mi piacerebbe conoscere per farci (magari) che ne so una famiglia (dei figli, per dire)... Le donne (in quanti "post" parlo di voi, donne?).

E pensa che ti ripensa, mi è venuta in mente una frase, che ho messo nero su bianco, e ho cercato di trasformare in algoritmo (che ci sia riuscito, beh, questo è - come suolsi dire - un altro bel paio di maniche).

E dunque, le donne ("male necessario" per noi maschi, secondo alcuni; "bene prezioso" per me che senza di loro sarei perso, o non sarei ciò che sono - un uomo, con tutti i limiti e i difetti che il termine "uomo" implica; un amante, schiavo di certe debolezze, affascinato dal corpo femminile, e da certe parti dello stesso; un compagno di avventure, cui confidare i propri segreti più nascosti e che ama confidare a certe donne i propri segreti più inconfessabili). Ecco, questo è l'algoritmo (piuttosto sciocco e strampalato, come sono io ultimamente):

"Le donne con me sono come le altalene: ridono, piangono, si disperano, gioiscono, fanno piani per il futuro e poi sposano qualcun'altro. Delle due l'una:o sono io che le faccio schizzare o è che attiro solo le altalene. O ancora un'altra ipotesi (la più inquietante): sono io l'altalena e loro salgono su per farsi un giro..."

E ciò detto, rimando a una prossima puntata le riflessioni pseudo-seriose su "cinema" e "letteratura"...

2 comentarios:

  1. E quanti giri ho fatto anch'io e quanti, forse, ne farò ancora! Intanto, che sia tu l'altalena, o noi...grazie! E' bello condividere, o meglio, "condivivere" con te - Bisous de Sud :)

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  2. La, così mi fai commuovere! Ne faremo ancora altri, di giri, ne sono certo! Un abbraccio a te "from the capital"...

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