Da un po' di tempo
E' da
un po' di tempo che non aggiorno questo blog (quasi 18300 pagine
visitate, inizio ad avere un po' paura e non riesco proprio ad
immaginare chi siano i miei "potenziali" lettori...
continuo a constatare che i "post" preferiti e più letti
sono quelli dedicati al "cinema" - e io che pensavo di
poter puntare tutto sulla "letteratura", vabbè... e vabbè
pure che con la "letteratura", o meglio, con le cosiddette
"humanae litterae" - o anche "studia humanitatis"
- ci campo, almeno fino ad oggi...).
Dicevo:
è da un bel po' di tempo che non aggiorno il mio "diario di
bordo" (di un "bordeline") e ce ne sarebbero di cose
da annotare, appuntare, o su cui discettare, riflettere, pensare...
Un
pensiero fisso, da un mesetto circa a questa parte, concerne però le
donne... Quelle che ho conosciuto, quelle che frequento ogni giorno,
oltre che quelle che mi piacerebbe conoscere per farci (magari) che
ne so una famiglia (dei figli, per dire)... Le donne (in quanti
"post" parlo di voi, donne?).
E
pensa che ti ripensa, mi è venuta in mente una frase, che ho messo
nero su bianco, e ho cercato di trasformare in algoritmo (che ci sia
riuscito, beh, questo è - come suolsi dire - un altro bel paio di
maniche).
E
dunque, le donne ("male necessario" per noi maschi, secondo
alcuni; "bene prezioso" per me che senza di loro sarei
perso, o non sarei ciò che sono - un uomo, con tutti i limiti e i
difetti che il termine "uomo" implica; un amante, schiavo
di certe debolezze, affascinato dal corpo femminile, e da certe parti
dello stesso; un compagno di avventure, cui confidare i propri
segreti più nascosti e che ama confidare a certe donne i propri
segreti più inconfessabili). Ecco, questo è l'algoritmo (piuttosto
sciocco e strampalato, come sono io ultimamente):
"Le
donne con me sono come le altalene: ridono, piangono, si disperano,
gioiscono, fanno piani per il futuro e poi sposano qualcun'altro.
Delle due l'una:o sono io che le faccio schizzare o è che attiro
solo le altalene. O ancora un'altra ipotesi (la più inquietante):
sono io l'altalena e loro salgono su per farsi un giro..."
E ciò
detto, rimando a una prossima puntata le riflessioni pseudo-seriose
su "cinema" e "letteratura"...
E quanti giri ho fatto anch'io e quanti, forse, ne farò ancora! Intanto, che sia tu l'altalena, o noi...grazie! E' bello condividere, o meglio, "condivivere" con te - Bisous de Sud :)
ResponderEliminarLa, così mi fai commuovere! Ne faremo ancora altri, di giri, ne sono certo! Un abbraccio a te "from the capital"...
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