Luglio e Agosto (e ora Settembre)
Luglio e Agosto sono scivolati via tra viaggi e congressi, rimpatriate (nel senso letterale del termine) e cene in riva al mare, tra corse in bici e tra le montagne e viaggi sul lago di Scanno e all'isola di Capri. Non mi sono quasi reso conto del passaggio dal lavoro intenso alla vacanza vissuta a pieno ritmo, senza computer, senza email a cui rispondere con prontitudine, senza studenti che ti chiedono aiuto per ogni sciocchezza, senza riunioni burocratiche e ora...Ora si avvicina Settembre, domani è il 1 di Settembre, oggi è il 31 di Agosto, non riesco a digerire questa metamorfosi, Cronos ci divora, Saturno non ci rispetta, o non tiene conto dei nostri stati d'animo. Come fare per non soccombre alla malinconia? Cosa fare dinanzi all'angoscia di tornare alla routine? Perché quest'anno (più degli altri, forse) mi pesa così tanto il ritorno alla routine?
L'idea di riabbracciare i vecchi amici e colleghi non mi aiuta a superare il trauma che implica l'idea di tornare all'interno di un ufficio fatto di tante scrivanie allineate, di tanti computer messi in fila, di tanti esseri umani pensanti schierati uno accanto all'altro, come fossero altrettanti robot.
E poi c'è la postazione alla mia destra: dovrò evitare di girarmi verso destra, perché so già che lì non ci sarà più lei, non ci sarà più quello sguardo ambiguo e misterioso, né quel sorriso, né quelle mani che scrivono veloci sulla tastiera, né quel cervello che si mette in movimento e crea articoli eruditi di una profondità inaudita, né quella passione, né quello scambio fatto di intesa su tutto, come fossimo "altri speculari", o "specchi" in cui l'uno riflette sull'altro le sue stesse ansie e gioie e paure e illusioni e pensieri e ricordi...
Settembre, che è anche il mese del mio compleanno, quest'anno ti temo...ti temo davvero tanto...
No hay comentarios:
Publicar un comentario