Diario di bordo del viaggio verso il Sud del mondo (III)
Mi trovo in una stanza d'albergo vicino al centro. Sono al quarto piano e se mi affaccio dalla finestra (vincendo le vertigini) vedo un serpentone d'auto che scorrono su strade intrecciate coi fari accesi e sotto una pioggia insistente. Sì, qui piove, da stamattina alle 6,30 e sembra pieno inverno (sebbene ci stiamo avvicinando a grandi passi alla fine d'Aprile - il più triste dei mesi, secondo T.S. Eliot). Fare lezione mentre fuori piove e in aula si sta al calduccio e gli studenti mangiucchiano le loro merende (Ringo, Duplo, Kinder Fettallatte, etc.) dà una certa tranquillità, oltre che soddisfazione personale. Faccio una domanda difficile e li provoco. Silenzio di tomba: poi uno dal fondo risponde: "Lo schema romanzesco è quello della Comedie Humaine di Balzac". E gli dico: "Bravissimo!", forse urlando nel microfono. Fatto sta che qualche ragazza nelle prime file ci resta male. Errore da evitare in futuro: il professore non può (non deve) elogiare troppo l'uno a scapito di tutti gli altri. Certo è difficile trattare tutti allo stesso modo; ogni studente è un "mondo a sè" e come si fa a farsi apprezzare e capire da tutti? Missione impossibile.
Dalla seconda fila una biondina mi guarda e sembra pensare: "Ma chi cazzo si crede di essere questo qua?". La fanciulla seduta affianco a lei sembra invece lamentarsi: "Ma perchè apre tante parentesi e fa tante digressioni e poi si perde e ti fa perdere il filo?". E parlo e alla fine mi manca il fiato anche se il microfono aiuta e la voce risuana alta e forte all'interno dell'aula enorme.
Dalla stanza accanto sento tacchi di donna che cammina. Poi il rumore dello sciacquone. Poi deve aver dato una tremenda testata contro il letto, sento un'imprecazione. Mi piacerebbe andare di là, fare due passi e scambiare due chiacchiere con questa sconosciuta vicina di stanza. Mi sento così solo quaggiù (tanti, troppi i kilometri che mi separano da casa). Avrei così bisogno di compagnia in questo hotel che svetta sul serpentone di auto. E piove. Continua a piovere. Le lenzuola sono fredde, anche se l'ambiente è riscaldato... Avrei bisogno di un po' di compagnia, oltre che di riposo...
viernes, abril 25, 2008
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