lunes, febrero 19, 2024

L'antica fiamma


Non sappiamo bene come, ma a volte finiamo col vivere esperienze indicibili, avventure per le quali le parole non bastano o quelle che proviamo ad utilizzare per formulare ciò che sperimentiano, ciò che sentiamo, ciò che pensiamo non bastano, sono zoppe, vanno a zig zag, sbandano, non ce la fanno proprio a cogliere l'obiettivo, non riescono a stare dietro alle ondate (alle maree) delle emozioni vissute a fior di pelle.


E allora smetto di pensare con la mente e provo solo a rievocare la passeggiata di questa mattina, tra papere nello stagno, ciclisti che girano con la bici in mezzo alle colline, gente che corre e scolaresche che si avvicinano alla riva del fiume per studiare la flora e la fauna, e quel raggio di sole che m'illumina d'immenso e le illumina il volto... Un sorriso che iptnotizza. Una risatina che fa ridere. Delle mani che si stringono alle tue in perfetta armonia. Le bocche che parlano e parlano e s'intendono a vicenda. Le labbra carnose di entrambi che suonano la stessa musica (opera italiana classica, dal Flauto magico al Don Giovanni, Mozart in sottofondo, come una ninna nanna classica piena di lampi di gioia).


Di nuovo (accidenti) la sensazione di vivere il momento, del carpe diem sincero e non quello da topos che nessuno nel XXI secolo si azzarda ad applicare alla sua stessa vita vissuta (ci vuole coraggio per sbagliare o anche solo per prendere una strada che non porta da nessuna parte).


Gli abbracci innocenti e le strette di mano. Gli sguardi che dicono e non hanno bisogno di linguaggio verbale per dirlo. Le sottili ironie. Le profonde riflessioni sulla caducità di tutte le cose (comprese le emozioni, incluse queste stesse sensazioni a fior di pelle). Gli abbracci che sbocciano spontanei nel nome dell'amicizia, della mutua (reciproca) ammirazione. Quelli che sembrano tratti da un film di Woody Allen e quegli altri che paiono citazioni da un film di Nanni Moretti. 


Di nuovo le passeggiate lungofiume. Lungouniverso. Lungoessere. Di nuovo tu, sotto falso nome, diverse spoglie, un andatura leggermente claudicante, il balbettio comico che mi provoca un'enorme ed indicibile tenerezza. Di nuovo tu. Sì. Eros dolceamaro. Riconosco i segni dell'antica fiamma...

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