sábado, agosto 21, 2010

Madrid (IV), c'est à dire: Salamanca la blanca




15 Agosto 2010, ore 23,46.

Non trovo le parole per esprimere l'emozione provata nel guardare da lontano (dal pullman in movimento verso la residenza studentesca) la famosa Catedral de Salamanca... Questa città mi piace a pelle, la stessa residenza è una struttura funzionale straordinaria, c'è di tutto: biblioteca, mensa, lavanderia, sala per le proiezioni, il prestito di libri, riviste, cd e dvd, un responsabile del posto a ogni piano (i piani sono 3, se consideriamo anche il sottoscala), un cortile interno pieno di verde, prati all'inglese, una specie di piscina mini di decorazione, tantissime panchine che invitano alla chiacchiera e al riposo, a fumarsi una sigaretta insieme sotto il cielo stellato (a quest'ora la luna è alta, divisa a metà, e ben visibile anche da questa stanza), le stanze sono comode, il letto pure, la scrivania enorme (invitante e accogliente, la scrivania giusta per scrivere e studiare), la gente del posto, beh, ancora non conosco nessuno, ma salendo le scale ho carpito vari accenti, ci sono professori di tutto il mondo, italiani, cechi, russi, giapponesi, ispanoamericani, è davvero bello e non trovo proprio più le parole... Domani inizia il corso; domani vedremo di conoscere meglio sia Salamanca che gli altri.


21 Agosto 2010, ore 2,27

E' incredibile come i problemi che sentiamo più "nostri" e più "radicati" nel nostro paese non siano affatto tali. Grazie a questo corso internazionale ho avuto modo di scambiare opinioni e di chiacchierare di politica e di economia, di letteratura e di cultura, con gente proveniente da: Svezia, Ungheria, Bulgaria, Polonia, Germania, Austria, Corsica, Francia, Inghilterra, Irlanda, Tunisia, Repubblica Ceca, Russia e ovviamente Spagna e da tutti ho ricevuto la stessa identica impressione: come dicono qui "comemos todos la misma mierda" (che tradotto vuol dire: "mangiamo tutti la stessa merda", che si sia italiani o cechi, spagnoli o tedeschi, irlandesi o tunisini). La globalizzazione è stata davvero un fenomeno inarrestabile e attuato a livello mondiale; i risultati in parte catastrofici e in parte positivi sono sotto gli occhi di chi sa guardare senza i paraocchi. E' davvero curioso vedere come anche negli altri paesi il lavoro del docente venga sminuito, ostacolato o snobbato da molti; vedere come gli studenti fanno tutti gli stessi errori e manifestano tutti gli stessi tic mentali (la Playstation rincoglionisce tutti senza distinzione di razza; la moda è uguale in ogni angolo del mondo anche se si tenta di distinguersi); constatare come in ogni paese la crisi c'è, esiste e non si sa come risolverla (anche se c'è chi, come Berlusconi, pensa che vada tutto bene, che l'Italia va avanti e ce la farà). C'è anche chi è appassionato di letteratura: e allora sì, la panchina che si trova all'ingresso della residenza diventa il posto ideale in cui parlare e parlare per ore di libri e di autori preferiti (ho appena iniziato un classico di Torcuato Luca de Tena, Los renglones torcidos de Dios: mi piace, ma non è che abbia poi tutto questo tempo per leggere qui, come dicevo "supra"...è il contatto umano che prevale anche sulla lettura... e qual è l'italiano più letto in Francia? Chi vende in Romania? Conoscete Saviano? Che ne pensate di Umberto Eco? Chi sono gli autori irlandesi più quotati del momento? Che letteratura insegnate voi in Polonia ai ragazzi del primo anno?)...

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