Roma e lo scudetto in potentia
Van Morrison mi culla con la sua splendida Brown eyed girl mentre il cielo si schiarisce e le nuvole vanno via, lasciando il centro del palcoscenico a un sole quasi estivo. Qui a Roma fanno "solo" ventitrè gradi e si sta bene anche in camicia a maniche corte e pantaloncini. Le strade sono stranamente vuote. Poche macchine, poco traffico, perchè è da poco cominciata la partita che potrebbe portare la Roma a vincere lo scudetto (idem per l'Inter, che teme e trema). Io non sono tifoso. E perciò non seguo le partite in tv. Però simpatizzo per i romanisti. Non ho dubbi. Ho pronte macchina fotografica e telecamera nel caso in cui vincesse (il che vuol dire che stanotte non si dorme e che per mesi e mesi i romanisti tartasseranno i laziali e gli interisti con i loro sfottò e le loro battute d'orgoglio di squadra capitolina - i figli della lupa, come amano chiamarsi tra di loro i tifosi di vecchio stampo e di vecchia data).
Van Morrison continua a cantare con la sua voce "desgarrada"; chissà se fuma. Ha il tono del fumatore. Il suono "graffiato" di chi beve e fuma insieme.
Entra mio fratello: "Collegati a simpsonizeme.com. E' un sito in cui ti modificano la foto tessera e ti rifanno i connotati secondo lo stile dei Simpson".
Come no. Ci colleghiamo subito e sottopongo le mie fattezze alle modifiche del programma: ora che sono abbronzato voglio vedere come vengo sotto le spoglie di Apu, il commerciante indiano.
Grandi risate. Poi entra Michela, una sua amica, a prendersi il caffè. Fa ancora più caldo di prima. Spalanchiamo le finestre e il balcone (l'unico che c'è in questa casa al quarto piano d'una palazzina in perfetto stile anni 70). Fumiamo tutti e tre, con calma e chiacchierando del più e del meno, senza fretta alcuna di arrivare ad una conclusione più o meno certa.
E il tempo scorre tranquillo, mentre in giro c'è solo qualche turista, ignaro di quanto potrà accadere da qui a un paio d'ore (i clacson delle auto, il centro intasato, le bandiere giallo-rosse ovunque e sventolanti, la gente impazzita, i tifosi in tripudio...).
Van Morrison è passato a T.B. Sheet, una filaromica taglia a fette l'aria della cameretta. La batteria fa il suo dovere. Il basso accompagna senza dare nell'occhio. La voce passeggia tra i tavoli e le sedie della cucina. Non potrei chiedere di più. Momento perfetto. Perfetta la calma, perfetto il ritmo, piacevole la compagnia, ideale la musica, in una domenica pomeriggio come questa...
domingo, mayo 18, 2008
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Strano leggere questo post dopo, dopo la conclusione della partita. E sapere che l'immagine festiva che tu descrivi in realtà non è avvenuta. Ma quel giorno è stato perfetto proprio perchè tutto si poteva ancora immaginare.
ResponderEliminarL'immaginazione ha un sapore più dolce della realtà.
Forse quest'estate finalmente vedrò Roma:-)
a presto!
Hai ragione, e perciò non ho modificato il post nè voglio aggiungere nulla sebbene la realtà mi abbia smentito (almeno nei sogni). Quando l'immaginazione supera la realtà, ed è da essa contraddetta...ma, appunto, pace.
ResponderEliminarSi vienes, dimelo que quedamos, mi raccomando!