viernes, febrero 05, 2010

Phone calls
1
"Non ci crederai, ma in questo momento sto ascoltando proprio lei...".
"Lei chi?".
"Quella canzone, dai, quella del film di Muccino, quella che canta Jovanotti, la danno sempre alla radio, ultimamente...".
"Ah, sì, Baciami ancora!".
"Bella, vero? Io mi ci riconosco...".
"Eh, anch'io, mi piace tanto il primo verso, com'è che dice?
"Non me lo ricordo, non la so mica a memoria, ora!".
"Un bellissimo spreco di tempo, ecco, sì, lo trovo molto proustiano, l'amore è anche questo, no? Uno stupendo, enorme, incredibile spreco di tempo...Non credi?".
"Sì, per noi, almeno, è stato questo, non credi?".
"Sei proprio malata, te ne accorgi che sei malata?".
"E tu mi vieni dietro. Fammi riattaccare, va, che devo andare a lavorare...Ciao malato!".
"Ciao malata!".

2
"Ciao Danni!!! Cazzarola, è una vita che ti cerco! Come ho detto alla Giovanna: ma com'è che sei tanto indaffarata? Me pari Berlusconi, aho! Cos'è, per parlare con te devo rivolgermi a Napolitano?".
"Ah ah! Quanto sei scemo! E' che c'ho gli esami, 80 studenti, sembra impossibile, ma è così, non ho nemmeno il tempo per scendere al bar a mangiare un panino. Anzi, sbrigati perché devo tornare su e ho ancora il panino da finire...".
"Grazie, ma quale accoglienza!".
"Scemo che sei".
"No, ti volevo dire, se vuoi, che possiamo trovarci a Livorno per questo fine settimana, chessò, magari dopo pranzo, parliamo di quelle questioni dell'Università e ci facciamo un pomeriggio di relax insieme, che te ne pare?".
"Ma la tua fidanzata è d'accordo?".
"Alyssa? No, ovviamente. Ma la convinco io, tu non preoccuparti. Mica vengo là per violentarti, no?".
"Lo so, ma è lei che è gelosa, o sbaglio?".
"Lo so, ma tu tranquilla che a lei ci penso io...Oh, a proposito: ma lo sai che un amico di Alyssa m'ha procurato una nuova cliente?".
"Lezioni private?".
"Sì, brava. Devo cominciare con una che si chiama Sara e fa la...massaggiatrice! Ti rendi conto, Danni?!".
"Un mi di niente, un voglio sape niente, guarda, cambia argomento!".
"Ma dai, che male c'è? E poi che ne sapevo io che faceva la massaggiatrice? Cioè, il mio amico dice che è proprio diplomata...in massaggi".
"Sì, vabbè, senti io ti lascio, sennò fo tardi, fammi sapere a che ora arrivi, che ti vengo a prendere in stazione".
"Ma se tu non guidi!".
"Con l'autobus, scemo!".
"Ah, mi pareva...Ok, allora domani ti confermo tutto. Un beso, Danni!".
"Un bacio, bello. Ciao".
"Ciao".

3
"Amo, domani devo andare a Livorno, vado a trovare la Daniela. Te lo volevo dire prima che torno a casa, così ti arrabbi subito e quando rientro non mi rompi troppo le scatole".
"Ma quanto sei stronzo!".
"Dai, scherzo, e poi lo sai che siamo solo amici. Dobbiamo parlare di un concorso. Roba seria, lo sai".
"Sì, ma Daniela non ti può raccomandare, lo sai".
"Lo so, per questo è amica mia. Mica vado da lei perché mi devo far raccomandare, scusa?".
"Sì, ma si da il caso che è tornata single".
"Sì, ma si da il caso che io sia fedele, malgrado tutto".
"Sì, malgrado tutto".
"A dopo. Un bacio".
"A dopo. Ciao".

4
"Buongiorno, professore! Come la va?".
"Ma quanto sei simpatica, professoressa! Che mi racconti?".
"Mi perdoni se ti dico che...ho dimenticato di nuovo la separata a casa?".
"Ma cazzo, non è possibile, Cate, sei impressionante! Ma non te lo potevi appuntare da qualche parte? Lo sai che esistono i messaggi che servono a ricordarsi le cose sul cellulare? Hai mai sentito parlare di post-it? Sai cos'è un post-it?".
"Non farmi la paternale. Te la porterò sta separata, prima o poi, dai!".
"Sì, anche perché sennò sono io che ti separo: la testa dal collo".
"Ah ah! Grande umorismo, sì. Battutona delle tue, eh?".
"Lo sai che se non avessi fatto questo mestiere sarei stato un comico o un...".
"...deejay, lo so, era il tuo sogno, sin da ragazzino. E a proposito: quando andiamo a pranzo insieme? Lo proporrei anche all'Elena, che dici, è di tuo gradimento?".
"E' deejay questa Elena?".
"No, è precaria come noi".
"Beh, allora, va bene, mi abbasso al vostro livello e vengo. Dove? Se mi dite sushi vi mando a quel paese, lo sai".
"Ma come sei provinciale! Tu sei l'unico che ancora odia il sushi e che ancora non si è fatto un profilo su Facebook! Tu e mia nonna!".
"Uhm...interessante, dovresti presentarmi tua nonna, uno di questi giorni, che dici?".
"Sì, di sicuro è più allegra e vispa di te! Ma dai, non ami il sushi, ma come si fa?".
"Ti riattacco in faccia. Cambia argomento, porta la separata e fa la persona seria".
"Ok, ma ti ricordo che sei tu quello poco serio..."
"Senti, Cate, ma com'è che oggi tutti mi prendono per scemo? A proposito, te l'hai visto Baciami ancora, l'ultimo film di Gabriele Muccino?".
"No, e non ci penso nemmeno!".
"A me incuriosisce, l'ho proposto a mia moglie, la "padrona", come la chiamo io, ma dice che non vuole andarci perché si sentirebbe troppo identificata con le protagoniste femminili...".
"Ma cosa le hai fatto a quella povera donna?".
"Io? Niente!".
"Vabbè, te credo. Senti, devo riattaccare, vado a scrivermi sulla fronte: separata, e ci aggiorniamo per la prossima settimana, ok?".
"Ok, Cate. Buona giornata e buon lavoro".
"Anche a te, ciao".
"Ciao, profe".

5
"Ciao fratè!".
"Aho, ciao. Come va?".
"No, tu come va? M'ha detto mamma che c'hai la febbre".
"Eh, sì, du lineette, domani c'ho pure n'udienza, nun posso manca".
"Ma quanto c'hai?".
"38 e mezzo".
"Ma cazzo, allora non puoi andare a lavoro, devi restare fermo a casa, sotto le coperte!".
"Ma no, non posso, è un'udienza importante, non posso mancare. Se vinco la causa, mi pagano bei soldi. E ce n'ho bisogno, lo sai...Sai quant'ho pagato il termometro? L'altro s'è perso. So sceso mo in farmacia a comprallo".
"Quanto?".
"Otto euri, te rendi conto? Otto! E' di quelli senza mercurio, come si dice, quelli elettronici...che poi, secondo me, so na sòla...vanno a pile, e se se scaricano?".
"Hai ragione, io li odio quei termometri là. Comunque, ribadisco: per me domani non dovresti andare in tribunale".
"Sì, ci provo. Poi vedo, se migliora, vado. Tanto sto in macchina. E tu?".
"Eh, io tiro a campa. Domani devo stare a scuola fino alle sette, c'abbiamo ancora gli scrutini del primo quadrimestre. Na palla che non ti dico. E dopodomani sto provando a fissare con Daniela, l'amica di Livorno".
"Ho capito".
"No, che hai capito? Ci vado per motivi di lavoro. Non pensare a male, come mi moglie".
"Vabbè, poi se la raccontamo, eh?".
"Voi maschi siete tutti uguali".
"Quanto sei scemo".
"E tre...Oggi so scemo pe tutti. Comunque, te saluto".
"Alla prossima. Stammi bene".
"Pure te, e riguardati".
"Se beccamo...".
"Sì, però avvisame, se vieni a Roma".
"Lo sai. Ciao".
"Cià".

No hay comentarios:

Publicar un comentario

Letture pasquali Provo a leggere, in queste vacanze pasquali, tra una corsa in bicicletta in alta montagna e le mangiate assurde previste da...