martes, abril 27, 2010

Le seconde "ipotetiche"

Oggi a lezione abbiamo affrontato un argomento piuttosto complesso per i ragazzi di quarta: le cosiddette "frasi subordinate di tipo ipotetico" (che in spagnolo si chiamano "condicionales"). Come in italiano, così in spagnolo (ma credo sia lo stesso anche per il tedesco, il francese, l'inglese, etc.), esistono 3 gradi di ipoteticità (o di condizione): a un certo punto, ho spiegato la frase ipotetica di secondo tipo:
"Se stessi più attento, non prenderesti certi brutti voti", "Se venissi, mi farebbe piacere", e così di seguito....
Poi, prendendo spunto da un articolo, mi è venuta questa domanda:
"Che cosa faresti se questo fosse il tuo ultimo giorno?".
Qualcuno si è dato una toccatina, qualcun altro ha riso (non si fanno domande simili a ragazzi appena diciottenni o ancora diciassettenni), e dopo aver ristabilito la calma, ho iniziato ad interrogare singolarmente quelli che sembravano avere le idee più chiare in merito.
Un ragazzo dal ciuffo spavaldo mi ha detto che avrebbe preso la sua motocicletta e sarebbe andato in giro, senza meta, per sempre (finché la morte non sarebbe sopraggiunta - o la benzina non sarebbe finita); una biondina dagli occhi azzurri, di solito timida e silenziosa, mi ha detto che chiamerebbe tutti i suoi amici e farebbe una grande festa, l'ultima festa della sua vita...
Un altro studente mi ha detto, con tono serissimo, che lui non farebbe niente: si metterebbe sul letto, ad aspettare, tanto non servirebbe a niente fuggire o fare festa.
Allora un'altra, una delle mie migliori alunne, ha spiegato che sarebbe da sciocchi aspettare, che sarebbe meglio approfittare delle ultime ore per chiamare a raccolta i propri amici, le persone care, i familiari, e parlarci, dire loro le cose che non abbiamo mai avuto il tempo o il coraggio di dire e poi cercare di stare allegri, finché si può...
Mi sono detto d'accordo con lei, ho spiegato loro che sono un po' "epicureo" ultimamente e che sì, anch'io me la spasserei, cercando di cogliere il meglio, pur sapendo che non ci saranno altre possibilità: farei l'ultima salita in bici; preparerei un mega-cenone col cibo migliore e il Chianti più pregiato, in compagnia dei miei amici e dei miei cari; e poi...poi passerei un bel po' di tempo a letto con la persona che amo, per dirle ancora una volta che l'amo...
Silenzio in classe: qualcuno non ha capito bene il significato del verbo "acostarse"; lo rispiego; risatine, o risate sotto i baffi; qualcuno sorride. La maggioranza approva. Finché la studentessa più brava alza la mano e fa:
"Comunque, prof., è più facile rispondere a domande tipo: quand'è scoppiata la guerra civile spagnola, eh!".
Le rispondo che ha ragione: poi cambiamo argomento, fuori c'è il sole, fa caldo, è iniziata l'estate e non vale la pena arrovellarsi troppo su questioni così spinose e complicate...

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