lunes, enero 29, 2024

 Il 24 gennaio del 2024

È il 24 gennaio del 2024. Sono trascorsi 24 giorni dall'inizio dell'anno nuovo. E il destino (o il caso) ha voluto che, nello stesso giorno, discutesse la sua tesi la mia prima dottoranda in Spagna e uno dei miei scrittori preferiti mi concedesse un'intervista telefonica alle 19:30 del tardo pomeriggio.

La tensione della mattinata va in aumento, invece di sciogliersi. La commissione che valuta la tesi fa notare le pecche, le sviste, gli errori di citazioni e quelli relativi alla bibliografia. Il relatore, in questi casi, deve incassare i colpi e assumere la responsabilità. Poi, dopo l'esposizione dei difetti, la Santa Inquisizione torna ad essere gentile perché - rituale che non capirò mai - la dottoranda deve invitare tutti a pranzo e, possibilmente, in un ristorante di lusso.

Maria mi chiede consiglio giorni prima dell'evento; le offro tre opzioni, dalla più economica e vicina all'Università alla più cara ed elegante (un ristorante in periferia, in mezzo al verde, con piscina olimpionica al centro e vasta terrazza con vista panoramica sulla città).

Alla fine, andiamo a pranzo in un ristorante intermedio, né troppo umile né sciccoso. I membri della commissione parlano e ridono e sorridono; la dottoranda non smette di ringraziarli. Io parlo di poesia cilena con un'italiana che ha studiato tra Salamanca ed Alicante. Poi, nel pomeriggio, riaccompagno la dottoranda in hotel: deve scappare a riprendersi le valigie, perché ha un bus per l'aeroporto tra mezz'ora.

Si sono fatte le 19:30. Alle 19:31 uno dei miei scrittori preferiti mi chiama. Puntualità tedesca (o svizzera), LG inizia a rispondere alle mie domande, a volte troppo lunghe, altre troppo accademiche. LG mi risponde a tono, è genitle e ironico, a tratti anche autoironico. 

"Quell'immagine che apre e chiude il romanzo - quasi 1400 pagine - dell'ufficiale in groppa ad un cavallo bianco...ha un evidente significato simbolico. Il bianco in mezzo al fragore e al fumo della guerra civile spagola. Non è un caso; rappresenta...".

LG m'interrompe: "Quell'immagine è reale. Io ho visto quell'ufficiale su un cavallo bianco nel 1938. Avevo 3 o 4 anni ed ero sfuggito al controllo dei miei per vedere cosa stesse succedendo, con tutti quei carri armati, quelle sidecar, quei soldati sparsi in ogni dove, coi fucili a tracolla. Io l'ho visto davvero quell'ufficiale e quel cavallo bianco".

24 gennaio del 2024. Non è ancora finito gennaio, il primo mese dell'anno, ed ho già vissuto due eventi memorabili: la dottoranda che consegue la lode; lo scrittore preferito che smonta la mia interpretazione simbolica di un evento accaduto davvero e sul piano della realtà. Gli scrittori servono anche a questo: a smontare ogni teoria che il critico letterario possa inventare sulle loro opere. Un ufficiale su un cavallo bianco...Il fumo, gli spari, il caos della guerra civile spagnola...Un bambino di 3 o 4 anni che scopre la Storia, senza sapere cosa ci facciano tutti quei soldati e quei fucili a pochi metri dalla porta d'ingresso di casa...

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